LA PALLAVOLO MIGLIORE E' QUELLA GIOVANILE!
 
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Quasi sempre si gioca in 6-7

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2011 11:55
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31/03/2011 10:03



Una delle cose che ho notato quest'anno in U14 è che tutte le squadre di vertice incontrate hanno giocato al massimo con 7 giocatrici ogni partita.
Credo che anche questo rappresenti una giustificazione più che valida a scommettere su organici ridotti e a concentrare il lavoro su un numero limitato di giocatrici.
In U12 c'è l'obbligo di far giocare almeno 1 set a tutte le ragazze a referto.
Se tale obbligo fosse esteso anche in U13 e U14 la situazione di equilibrio tra le squadre e di soddisfazione per giocatrici e genitori sarebbe sicuramente migliore. Magari obbligando le squadre a segnare a referto almeno 8-9 giocatrici. In caso di epidemie influenzali ci sarebbe sempre la possibiltà di attingere alle categorie inferiori per completare la panchina.
Nessuno pretende che tale obbligo sia esteso anche in U16, dove la presenza del libero già garantisce una certa rotazione in campo, ma l'estensione della regola U12 anche alle 2 categorie superiori U13 e U14, comunque ancora costituite da ragazzine in formazione, sarebbe decisamente auspicabile.
Che ne pensate???


[SM=g27989]
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31/03/2011 11:45

Ciao Doc,

intanto volevo dirti che in under 12 l'obbligo è che almeno si entri in campo per un punto non per un set intero. Fino allo scorso anno credo valesse la regola di giocare almeno un set intero ma da quest'anno no.

Per quanto riguarda invece l'equilibrio maggiore che si potrebbe avere se le squadre di vertice usassero tutte le atlete a referto non mi trovi d'accordo; Secondo me si otterrebbe l'effetto opposto: sicuramente le squadre migliori hanno organici più completi e forti di squadre di fascia più bassa e se sono obbligato a far giocare tutta la panchina della Pro o del Visette e tutta la panchina del Basiglio Volley (solo per prendere l'ultima del girone eccellenza di quest'anno) ci sarebbe una differenza ancora più abissale.

Il Visette ha giocato sia la semifinale di andata che di ritorno senza il primo centro e al ritorno senza il primo e il secondo centro mettendo in campo comunque 2 ottime atlete. Se fosse successo in qualche altra squadra magari le 2 sostitute non attaccavano nemmeno il pallone no?
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31/03/2011 12:50

D'accordo con Omacc!!!
A parte il fatto che quest'anno la mia 14 ha quasi sempre fatto ruotare tutta la rosa a tutte le partite (complice il fatto di un livello non tanto alto delle squadre avversarie), ma ai quarti di finale senza un centro titolare nessuno se ne è accorto...e soprattutto in allenamento il 6 contro 6 le sei "riserve" reggono, anzi...sono spesso più forti delle squadre avversarie...è la via più costruttiva...che secondo me crea dispiacere più nei genitori che nei figli!!!
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31/03/2011 13:17

Re:
(CoachSte), 31/03/2011 12.50:

secondo me crea dispiacere più nei genitori che nei figli!!!



Vedi Ste, i sacrifici li fanno tutte le ragazze e tutti i loro genitori.
In U12 l'obbligo di far fare almeno 1 set dava a tutte la giusta soddisfazione. E' un dramma per la società se si perde un set in più ogni tanto???
Ora ho scoperto che tale norma è limitata ad 1 solo punto; entra, batti e poi ti tolgo subito, così mi sono tolto il pensiero.
Credi davvero che nel cuoricino di una bambina di 10 anni la cosa sia banale??
Beh, io parlo da genitore, e come tale mi preoccupo più della salute mentale e psicologica di una figlia, più che dell'onore di una società.
Anche in U13 o in U14, sarebbe così deprimente obbligare a far giocare almeno 9 ragazze per 1 set??? Così a rotazione, anche tutte le panchinare avrebbero occasione di giocare. Tutte lavorano in settimana in palestra, e tutte sognano di fare la partita.
Questo naturalmente non avrebbe senso fatto in categorie superiori.


[SM=g27988]

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31/03/2011 14:00

I sacrifici li fanno anche i genitori...verissimo! Ma dovrebbero anche far capire che se non gioco o gioco poco, forse devo dare qualcosa di più! In U12 posso capire, anzi, è corretto far giocare tutte, a meno che non si tratti di una finale e ci può stare. Ma se abituo le ragazze a giocare tutte, quando improvvisamente dovranno stare in panchina ci sarebbe l'abbandono dell'attività!!! Invece l'allenatore ha l'obbligo di far capire che la pallavolo è un gioco di squadre e che un atleta può anche giocare poco, ma se vince il mio compagno in campo vinco anch'io che sono in panca perchè in settimana mi sono fatto il culo con lui e se ha fatto punto è perchè ci siamo allenati insieme!!! Viceversa vedere la mia squadra perdere un set perchè il mio allenatore fa giocare tutti, diventerebbe per me (giocatore titolare) deprimente e mi porterebbe a cercare per l'anno prossimo una società dove mi danno lo spazio che merito e per il ragazzo che gioca a posto mio e ogni volta perde il set quando è in campo sarebbe deprimente e porterebbe anche in questo caso all'abbandono!!! Proprio per una crescita psicologica corretta di un bambino o di una bambina, allenatore, società e genitori, a quelle atlete che giocano poco, va insegnato che nella vita esistono ruoli importanti che non per forza sono visibili o comunque sotto la luce dei riflettori, che stare in panchina non è sicuramente piacevole, ma saperci stare è sintomo di maturità! Poi arriverà anche il momento di chi sta seduto!!! Nella vita, nel lavoro, non ci sarà chi ci fa scendere in campo a turno....e lo sport come priorità ha quello di insegnare ai vostri figli a prepararsi!!!
Mi sa che non ho parlato un italiano tanto corretto! :P
Azzzz...e mi sono pure dilungato!!!
Sorry!!! ;)
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31/03/2011 14:46

Re: Re:
docangelo, 31/03/2011 13.17:



Vedi Ste, i sacrifici li fanno tutte le ragazze e tutti i loro genitori.
In U12 l'obbligo di far fare almeno 1 set dava a tutte la giusta soddisfazione. E' un dramma per la società se si perde un set in più ogni tanto???
Ora ho scoperto che tale norma è limitata ad 1 solo punto; entra, batti e poi ti tolgo subito, così mi sono tolto il pensiero.
Credi davvero che nel cuoricino di una bambina di 10 anni la cosa sia banale??
Beh, io parlo da genitore, e come tale mi preoccupo più della salute mentale e psicologica di una figlia, più che dell'onore di una società.
Anche in U13 o in U14, sarebbe così deprimente obbligare a far giocare almeno 9 ragazze per 1 set??? Così a rotazione, anche tutte le panchinare avrebbero occasione di giocare. Tutte lavorano in settimana in palestra, e tutte sognano di fare la partita.
Questo naturalmente non avrebbe senso fatto in categorie superiori.


[SM=g27988]




Doc ti assicuro che nelle società serie è rarissimo che si verifichino problemi di questo tipo perchè è proprio indicazione del direttore tecnico cercare di dare sempre spazio a tutte le ragazze nel momento opportuno ovviamente.

Secondo me questo problema può esserci nelle società di medio basso livello dove ovviamente i ricambi non sono sempre all'altezza e dove le partite sono più equilibrate.

Controllate bene i parziali sul sito Fipav e vedrete che nella maggior parte delle partite di U.12/13/14, i risultati sono sempre netti: 25-7; 25-12; 25-6; Secondo voi in queste partite non si trova lo spazio per far giocare tutte?


31/03/2011 14:53

doc cominci a fare anche qua le domande da un milione di dollari? ^^

cmq... l'obbligo del set intero in 12 mi sembra che ci sia solo in pgs... poi... io ho obbligato il mio allenatore della 12 del quinto a farle giocare sempre tutte... almeno un set. alcune squadre gia' in 12 pur di vincere le partite a tutti i costi giocano con le stesse 6 ragazze... o fanno il cambio per 1 punto... non mi sembra il modo giusto di far crescere le ragazze... a sto punto crescono meglio nel 6 vs 6 che si puo' fare in allenamento. Per ovviare a questi problemi io faccio sempre 2 campionati in contemporanea... nel weekend le ragazze, le piu' brave e le meno brave hanno sempre modo di 'sfogarsi' e di crescere prendendosi le responsabilita' in partita ;)
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31/03/2011 14:56

Re:
(CoachSte), 31/03/2011 14.00:

I sacrifici li fanno anche i genitori...verissimo! Ma dovrebbero anche far capire che se non gioco o gioco poco, forse devo dare qualcosa di più! In U12 posso capire, anzi, è corretto far giocare tutte, a meno che non si tratti di una finale e ci può stare. Ma se abituo le ragazze a giocare tutte, quando improvvisamente dovranno stare in panchina ci sarebbe l'abbandono dell'attività!!! Invece l'allenatore ha l'obbligo di far capire che la pallavolo è un gioco di squadre e che un atleta può anche giocare poco, ma se vince il mio compagno in campo vinco anch'io che sono in panca perchè in settimana mi sono fatto il culo con lui e se ha fatto punto è perchè ci siamo allenati insieme!!! Viceversa vedere la mia squadra perdere un set perchè il mio allenatore fa giocare tutti, diventerebbe per me (giocatore titolare) deprimente e mi porterebbe a cercare per l'anno prossimo una società dove mi danno lo spazio che merito e per il ragazzo che gioca a posto mio e ogni volta perde il set quando è in campo sarebbe deprimente e porterebbe anche in questo caso all'abbandono!!! Proprio per una crescita psicologica corretta di un bambino o di una bambina, allenatore, società e genitori, a quelle atlete che giocano poco, va insegnato che nella vita esistono ruoli importanti che non per forza sono visibili o comunque sotto la luce dei riflettori, che stare in panchina non è sicuramente piacevole, ma saperci stare è sintomo di maturità! Poi arriverà anche il momento di chi sta seduto!!! Nella vita, nel lavoro, non ci sarà chi ci fa scendere in campo a turno....e lo sport come priorità ha quello di insegnare ai vostri figli a prepararsi!!!
Mi sa che non ho parlato un italiano tanto corretto! :P
Azzzz...e mi sono pure dilungato!!!
Sorry!!! ;)



Il succo del discorso è proprio questo.

Vince la squadra e se vince la squadra esulto e sono contento anche se non gioco. Poi se m'impegno e miglioro allora vorrò giocare non perchè l'allenatore fa entrare cani e porci ma perchè merito di giocare

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31/03/2011 18:00

Re: Re:
omacc, 31/03/2011 14.56:


....non perchè l'allenatore fa entrare cani e porci....




Bambine omacc....sono bambine.

Lo so, voi allenatori state facendo il vostro mestiere. Per molti di voi le giovanili possono essere un trampolino di lancio verso panchine più importanti.
Infatti, quello che ho visto, è che tutti, o quasi, giocate per vincere, perchè più vinco, più mi notano, più lontano posso andare.
Io credo che negli ultimi anni le cose siano andate peggiorando.
Anni fa, c'era l'U13 e poi l'U15 prima della U18.
Beh, secondo me era meglio. Almeno fino alla U15 non c'era agonismo esasperato, per me controproducente in "bambine" in crescita fisica ma anche psicologica.
Adesso abbiamo addirittura U12-U13-U14 prima della U16. Così si gioca per primeggiare fin dalle età più piccole.
Tra l'altro senza nessun obbligo particolare a garanzia del gioco di squadra.
Io ho tanta esperienza come "genitore di panchinara", e, credetemi, non è così bello come molti di voi pensano.
Quest'anno la sorte ha voluto che mia figlia cambiasse sia società che ruolo, ritrovandosi improvvisamente a vivere da titolare. Così mi sono ritrovato a vivere le 2 situazioni da 2 punti di vista opposti.
Dire che c'è scarso turnover in campo nelle società piccole, mentre nelle grandi non accade non corrisponde al vero.
Ho iniziato il 3d proprio facendo riferimento all'esperienza vista quest'anno in U14. Rotazione in campo quasi sempre assente da parte di tutte le squadre incontrate in eccellenza.
Questo atteggiamento di ricerca esasperata della vittoria ha portato in certi gruppi (non faccio nomi..la Pro) tensioni così forti che ben 2 atlete hanno deciso di abbandonare la squadra cammin facendo.
Eppure erano ragazze di alto livello, sopravvissute alle selezioni degli anni precedenti.
Questo per dire che anche le società più forti, hanno l'input di far giocare sempre le solite, così da farle diventare sempre più sicure e sempre più forti.
E credo che questo atteggiamento ci sia anche in tante altre squadre.
Ecco che allora diventerebbe importante apportare dei correttivi normativi che consentano di allargare almeno un pò la "forbice" delle atlete utilizzate.
Il discorso dell'insegnamento della meritocrazia è giustissimo, ma deve essere graduale. E poi tante volte l'unico merito di una bambina sull'altra non è di allenarsi di più e meglio, ma di avere dei cromosomi "doc".
Ripeto che per me l'obbligo di schierare per almeno 1 set tutte (10-11-12) le bimbe a referto in U12, mentre almeno 9 in U13 e U14, non alterebbe i veri valori in campo e tutti ne avrebbero giovamento.
Poi in U16 agonismo a gogò per tutti, anche perchè a quel punto tante bimbe, ormai ragazze, avranno deciso da sole se continuare a giocare o no, e a quale livello.

Ma è un'utopia lo so. [SM=g27995]








31/03/2011 22:24

doc secondo me il tuo discorso non fa una piega... ti quoto in pieno ;)
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31/03/2011 23:56

....
mah.. io eviterei di fare esempi sul personale, sopratt parlando da fuori (anche se sicuramente informati sui fatti).. comunque i 2 casi sono molto differenti, uno pienamente accettabile e comprensibile, se non quasi condivisibile (almeno da parte mia, non parlo certo da parte della società), altro molto molto meno..
in ogni caso entrambi i casi, anzi parlo solo del secondo, visto che il primo è successo a campionato noon iniziato.. dicevo il caso in questione non è certo un esempio di ciò di cui state parlandi visto che la ragazza non era ttitolare in u14, ma in u21 sì.. e in u14 entrava spesso, giocando anche interamente le partite meno tirate come dite voi.. chiudo qui.. ah no, dimenticavo: all andata con visette la ragazza in questione ha giocato 3 set su 4 per intero (direi che non era una partita non tirata).. vabbè, ora chiudo davvero.. [SM=g27994]
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01/04/2011 00:01

Io quoto "cani e porci" hihihihihihihihih
Non credo che chi allena il giovanile lo faccia per mirare a chissà cosa...anzi...mi sono tolto dalla B2 quest'anno ben volentieri proprio perchè mi piace il giovanile più dei campionati di categoria! Poi se i campionati di categoria si fanno con i giovani ben vengano...anche perchè sono anni ormai che arrivo in alto con il giovanile ma non mi caga nessuno :p hihihihhihi
I genitori che lasciano giocare le figlie in squadre con un certo nome devono essere consapevoli che si corre quel rischio!!! Se non gli sta bene la porta..è...semiaperta...diciamo...
Poi sta nel'allenatore rischiare qualcosina di più facendo giocare più ragazze....magari andando contro alla società...diciamo che non è tanto utopistica la cosa e senza bisogno di un regolamento!!!
Parlo di me perchè non mi permetto di parlare di altri allenatori, ma ad esempio quest'anno credo di aver fatto giocare tutte le ragazze in rosa (12) in tutte le partite...fino alla semifinale (infortuni tralasciando)....rischiando...lasciandomi 2 set persi dietro le spalle ma non so quanto farò giocare tutte alla finale...dipende...un regolamento che mi vincoli sul numero di ragazze da far giocare mi infastidirebbe...sta nell'intelligenza dell'allenatore gestire questo tipo di problematiche!!!
E IO SONO TROPPO INTELLIGENTE!!!!! hahahahhahaha scusate...sono ironico ovviamente!!!! [SM=g27988]
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01/04/2011 00:07

e! E! e! Caro Doc...la Pro non si tocca!!! hihihiih
scherzo ovviamente!!!
E non parlate della mia giocatrice....è semplicemente tornata all'ovile!!! Mica che poi mi si agita prima della finale!!!
:)
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01/04/2011 00:31

...
la scelta di elena è quella che ho definito condivisibile! penso si fosse capito.. cmq non c entra la pro.. dico solo di non giudicare situazioni dal di fuori.. non le so giudicare io che le ho vissute in parte, men che meno un esterno (credo).. in bocca al lupo x la finale, e vedi che la pozzi non vinca MVP se no mi tocca pagarle la scommessa.. ihihi [SM=g27987]
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01/04/2011 08:37

Re:
(CoachSte), 01/04/2011 00.07:

e! E! e! Caro Doc...la Pro non si tocca!!!



Ma no, non ho parlato della Pro per parlare male di "quella" società.
Ho usato un esempio che conosco per spiegare cosa può succedere in una qualsiasi squadra a causa dell'eccessiva esasperazione agonistica.

Comunque tranquilli raga!!
L'unica maniera che avrei per far passare le mie idee è di fare un blitz in Federazione imponendo una dittatura genitoriale. [SM=g27996]
Ma poi sono sicuro che arriverebbe la "coalizione dei volenterosi" [SM=g27991] a bombardarmi di pallonate [SM=g27994] fino a costringermi all'esilio forzato nel PalaBadminton come "raccatta-volani" [SM=g27995] .
Preferisco arrendermi prima..... [SM=g27990]



[Modificato da docangelo 01/04/2011 08:47]
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01/04/2011 09:47

Re: Re:
docangelo, 01/04/2011 08.37:



Ma no, non ho parlato della Pro per parlare male di "quella" società.
Ho usato un esempio che conosco per spiegare cosa può succedere in una qualsiasi squadra a causa dell'eccessiva esasperazione agonistica.

Comunque tranquilli raga!!
L'unica maniera che avrei per far passare le mie idee è di fare un blitz in Federazione imponendo una dittatura genitoriale. [SM=g27996]
Ma poi sono sicuro che arriverebbe la "coalizione dei volenterosi" [SM=g27991] a bombardarmi di pallonate [SM=g27994] fino a costringermi all'esilio forzato nel PalaBadminton come "raccatta-volani" [SM=g27995] .
Preferisco arrendermi prima..... [SM=g27990]






Io rimango della mia linea condividendo la linea di CoachSte: un coach intelligente non ha bisogno di regolamenti per far giostrare al meglio le sue ragazze. Dev'esserci una linea comune da parte della società stessa e dal direttore tecnico che gli allenatori devono seguire e poi sta alla testa dell'allenatore inserire più o meno una giocatrice. Secondo me è peggio sapere di giocare perchè l'allenatore DEVE farmi giocare per forza.


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01/04/2011 10:13

Re: Re: Re:
omacc, 01/04/2011 09.47:



Io rimango della mia linea condividendo la linea di CoachSte: un coach intelligente non ha bisogno di regolamenti per far giostrare al meglio le sue ragazze............. Secondo me è peggio sapere di giocare perchè l'allenatore DEVE farmi giocare per forza.





Mah, chissà se anche le bimbe sono dello stesso parere. [SM=g27988]

Comunque mi sono arreso.....non dite niente a Sarkosy mi raccomando! [SM=g27991]

P.S. So che ci sono qui sul forum anche altri genitori.....non avete niente da dire?!? [SM=g27995]




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06/04/2011 12:52

Ciao Doc,
anch'io condivido la linea di Omacc e di (CoachSte), posso capire il tuo discorso in under12..ma in under14 che avvicina all'under16 non si può garantire il posto a tutti/e..anche perchè in under16 quelle che fino a prima potevano essere differenze più o meno piccole diventano enormi, di colpo.
Se abitui i giocatori ad entrare sempre in campo ed all'improvviso li releghi in panca.."grande giove!" (cit.) ti esplode lo spogliatoio ed i genitori!!
Le/i bimbe/i sono molto più attente/i e spietate/i nel giudicarsi tra loro di quanto noi si creda..sai quante volte mi è capitato di sentire "dai..muoviti però" "perdiamo perchè non prende mai la palla" "Fra, ma perchè gioca..?" ... e medi cercando di far capire le diverse situazioni, i diversi percorsi, lo spirito di squadra, l'aiutarsi a vicenda ed il sostenersi...ma alla fine, quello che conta anche per loro, è fare un punto in più degli altri, vincere un set in più degli altri. Non è solo una fisima di noi allenatori.

Se vinci ed il gruppo progredisce, tutti sono contenti. I genitori in primis e poi il gruppo. Vorrei evidenziare il fatto che i più grandi problemi che io ho incontrato in palestra, sono nati dai genitori. Non dalle ragazze. Con loro spiego, definisco obbiettivi e percorsi personali inseriti nell'obbiettivo del gruppo e tutto fila liscio. Lo comprendono e lo accettano.
Chi gioca poco in una squadra che vince lo accetta, chi gioca poco in una squadra che perde, dopo un po’ “reagisce”, polemizza..poi spesso il tutto viene appesantito dai genitori che pensano in media di avere un figlio di qualità Bernardi o Lo Bianco..

La FIPAV fa agonismo, l’agonismo è fatto per esprimere il meglio che puoi dare e se puoi arrivare primo lotti per quello, se puoi arrivare decimo lotti lo stesso con tutte le energie per centrare il tuo obiettivo. Ora, se perdessi una gara fondamentale per il mio obiettivo perché do spazio alle ragazze meno forti nel momento sbagliato, cosa accadrebbe? Come si sentirebbe la “causa” della sconfitta? Come la prenderebbero le altre? E’ meglio il bene del singolo sacrificando quello del gruppo o il bene del gruppo sacrificando quello del singolo? O forse, come John Nash ci ha insegnato osservando i piccioni, è meglio integrare i bisogni del singolo in quelli del gruppo?

Per me non tutti possono giocare sempre, ma un buon allenatore deve essere in grado di leggere le gare e in quelle in cui può, dare spazio a chi gioca meno..ma deve avere il coraggio e la lucidità di non utilizzare chi in campo non ci può stare. Noi qui rappresentiamo gruppi in cui anche le seconde linee non sfigurerebbero nelle altre Società..ma c’è chi ancore in under 16 non prende la palla in attacco, non sa fare un bagher..e quindi? Di cosa stiamo parliamo?

Oltre alla FIPAV si può fare pallavolo in oratorio, nel CSI e nel PGS...ma anche lì, la mia esperienza in una società medio scarsa, mi ha insegnato che i genitori sono quasi sempre la causa di tutti i mali e che se vinci è tutto ok, se perdi no.

La conclusione di questo trattato? Gioca per vincere più che puoi, fai crescere tutto il gruppo gestendo intelligentemente le ragazze e le situazioni. Sii chiaro da subito con le ragazze ed i genitori sugli obiettivi stagionali. Allora, FORSE, avrai pochi problemi.

Scusate la lungaggine, mi sono accorto a fine post..
_____________________________________
ciò che non ammazza, ingrassa!

[SM=x1196197]

O.H. sempre nel cuore

NOI DI CHIAVENNA SIAMO VALCHIAVENNASCHI, NON VALTELLINESI!

Bia
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06/04/2011 14:07

Re:
bia13, 06/04/2011 12.52:

Ciao Doc,
anch'io condivido la linea di Omacc e di (CoachSte), posso capire il tuo discorso in under12..ma in under14 che avvicina all'under16 non si può garantire il posto a tutti/e..anche perchè in under16 quelle che fino a prima potevano essere differenze più o meno piccole diventano enormi, di colpo.
Se abitui i giocatori ad entrare sempre in campo ed all'improvviso li releghi in panca.."grande giove!" (cit.) ti esplode lo spogliatoio ed i genitori!!
Le/i bimbe/i sono molto più attente/i e spietate/i nel giudicarsi tra loro di quanto noi si creda..sai quante volte mi è capitato di sentire "dai..muoviti però" "perdiamo perchè non prende mai la palla" "Fra, ma perchè gioca..?" ... e medi cercando di far capire le diverse situazioni, i diversi percorsi, lo spirito di squadra, l'aiutarsi a vicenda ed il sostenersi...ma alla fine, quello che conta anche per loro, è fare un punto in più degli altri, vincere un set in più degli altri. Non è solo una fisima di noi allenatori.

Se vinci ed il gruppo progredisce, tutti sono contenti. I genitori in primis e poi il gruppo. Vorrei evidenziare il fatto che i più grandi problemi che io ho incontrato in palestra, sono nati dai genitori. Non dalle ragazze. Con loro spiego, definisco obbiettivi e percorsi personali inseriti nell'obbiettivo del gruppo e tutto fila liscio. Lo comprendono e lo accettano.
Chi gioca poco in una squadra che vince lo accetta, chi gioca poco in una squadra che perde, dopo un po’ “reagisce”, polemizza..poi spesso il tutto viene appesantito dai genitori che pensano in media di avere un figlio di qualità Bernardi o Lo Bianco..

La FIPAV fa agonismo, l’agonismo è fatto per esprimere il meglio che puoi dare e se puoi arrivare primo lotti per quello, se puoi arrivare decimo lotti lo stesso con tutte le energie per centrare il tuo obiettivo. Ora, se perdessi una gara fondamentale per il mio obiettivo perché do spazio alle ragazze meno forti nel momento sbagliato, cosa accadrebbe? Come si sentirebbe la “causa” della sconfitta? Come la prenderebbero le altre? E’ meglio il bene del singolo sacrificando quello del gruppo o il bene del gruppo sacrificando quello del singolo? O forse, come John Nash ci ha insegnato osservando i piccioni, è meglio integrare i bisogni del singolo in quelli del gruppo?

Per me non tutti possono giocare sempre, ma un buon allenatore deve essere in grado di leggere le gare e in quelle in cui può, dare spazio a chi gioca meno..ma deve avere il coraggio e la lucidità di non utilizzare chi in campo non ci può stare. Noi qui rappresentiamo gruppi in cui anche le seconde linee non sfigurerebbero nelle altre Società..ma c’è chi ancore in under 16 non prende la palla in attacco, non sa fare un bagher..e quindi? Di cosa stiamo parliamo?

Oltre alla FIPAV si può fare pallavolo in oratorio, nel CSI e nel PGS...ma anche lì, la mia esperienza in una società medio scarsa, mi ha insegnato che i genitori sono quasi sempre la causa di tutti i mali e che se vinci è tutto ok, se perdi no.

La conclusione di questo trattato? Gioca per vincere più che puoi, fai crescere tutto il gruppo gestendo intelligentemente le ragazze e le situazioni. Sii chiaro da subito con le ragazze ed i genitori sugli obiettivi stagionali. Allora, FORSE, avrai pochi problemi.

Scusate la lungaggine, mi sono accorto a fine post..



Perfetto, niente da aggiungere!


06/04/2011 14:10

scrivete dei poemi... uff... :p

cmq gli ultimi interventi degli altri coach hanno preso il punto... e' mio compito come allenatore far crescere al meglio la squadra e motivarla quando gioca... il miglior modo di motivare le ragazze e' farle 'vincere', (il vincere e' in senso lato... la vittoria per una bimba alle prime armi potrebbe essere gia' mandare la palla nell'altro campo in battuta...). la vittoria la CREI in allenamento...
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E DOPO LA PARTITA...PIZZAAAAAAAAAAAAAA ;)