E quando i mussi i volerà.
Una delle più incredibili avventure sportive dell’ultimo decennio è sicuramente la scalata prima, e la conferma ad alti livelli poi, del Chievo Calcio. La società che prende il nome da un quartiere di Verona e che ha appassionato milioni di sportivi negli ultimi anni ci regala diversi curiosi intrecci con quanto sta accadendo nella nostra Cus Aspes Milano.
Oltre alle analogie più evidenti, come i colori giallo e blu delle divise e quelle più ambiziose, come il tentativo di organizzarsi societariamente facendo il meglio possibile, lavorando seriamente e progettualmente per sopperire all’assenza di disponibilità economiche astronomiche, ci sono alcune curiosità che fanno sorridere.
Se prendiamo la squadra under 14 Cus Aspes Milano scopriamo che il Primo Allenatore – Daniele - è di Sesto San Giovanni e si ricorda bene quando la sua amata A.C. Pro Sesto lottava nelle paludi del Campionato Interregionale di Calcio contro il Chievo Verona. Proseguendo con lo Staff tecnico nciampiamo in Sara Venezia…che visto il cognome non è poi così lontana dagli scaligeri, anche se non è certo vicina quanto l’altro Assistant Coach – Tommaso Nalin (per tutti Nalo…anzi, Escusame Nalo!) che nella città di Giulietta e Romeo ci è nato e di ricordi legati alla banda di Campedelli ne ha da vendere.
La similitudine che ci interessa maggiormente però, riguarda l’impresa sportiva sul campo. I grandi risultati ottenuti nella scorsa stagione hanno messo le basi per provare a vivere un’altra annata pallavolistica da protagonisti. Ma quello che sono riuscite a fare le nostre ragazze del 97 nel prestigioso Torneo di Cambiano ha dell’incredibile. L’exploit è di quelli che fanno gridare al miracolo, l’impresa è di quelle impossibili, un po’ come la leggendaria promozione in Serie A del ChievoVerona che si diceva sarebbe arrivata solo quando gli asini (mussi) avrebbero cominciato a volare. Ebbene, gli asini hanno aperto le ali un’altra volta.
Venerdì 17 settembre – ore 21.30 Dopo l’ennesimo allenamento ed una cena tutti insieme, la compagine cussina parte alla volta di Cambiano. Viaggio più lungo del previsto a causa di un capo-gita inadatto quanto distratto e si arriva in albergo quasi a mezzanotte! Tutti a “dormire”, l’indomani si gioca.
Sabato 18 settembre – ore 7.30 E’ già tempo di colazione, la prima gara è alle nove. Il sorteggio dei gironi ci mette di fronte nell’ordine Asti, Bra e la super blasonata Foppapedretti. Ancora addormentate, Bosio e compagne vincono la prima gara senza brillare e si preparano al secondo proibitivo match contro Area 0172. Le nostre avversarie hanno diversi centimetri più di noi e sono ben organizzate dal punto di vista pallavolisitco. In casa Aspes si capisce che si inizia a fare sul serio e che per tenere il campo ci vuole una grande prestazione. Detto, fatto. Le piccole gialloblu sfoderano una performance super e battono le piemontesi 2 a 0.
Sabato 18 settembre – ore 14.45 Il momento della terza gara è arrivato, ci aspetta la Foppapedretti. Come da pronostico le bergamasche hanno vinto le prime due gare, pertanto il match vale la vittoria del girone.
L’allenatore Daniele confesserà che la frase “Batterò la Foppapedretti” è sempre suonata nella sua testa come il titolo di un mitico film degli anni 80: “Sposerò Simon Le Bon”.
La gara contro i Campioni d’Italia viene affrontata come occasione di allenamento, ma con la concentrazione richiesta e l’arroganza suggerita anche dal messaggio del leggendario Franco Gilera (rimasto a casa per la gara della prima squadra): no limit! L’impossibile accade, le nostre giocano in un modo fantastico, la Foppa sbanda e gli asini volano: 2 a 0 (25-15; 25-18)
Da lì, in poi… Di motivi per gioire ce ne sarebbero tanti altri: la vittoria negli ottavi, quella nei quarti contro Ponti sull’Isola, la finalina persa ma giocata alla pari ancora una volta contro Foppapedretti, il quarto posto finale in un torneo di altissimo livello, i numerosissimi complimenti ricevuti da organizzatori e addetti ai lavori, ma non riescono ad essere importanti quanto la vittoria sopra raccontata.
Questa volta, solo per questa volta, quello che è stato fatto a metà Torneo è troppo grande, troppo bello, troppo tutto.
Come viene sempre ripetuto alle ragazze dopo una grande impresa, quello che abbiamo conquistato non ce lo può più togliere nessuno. Dobbiamo esserne orgogliosi e sapere che se continueremo a lavorare come stiamo facendo ci toglieremo tante altre soddisfazioni.
Il gruppo è forte, affiatato e tanto determinato. E’ giusto rimanere piedi per terra e continuare ad allenarsi con molto umiltà, ma forse è arrivato anche il momento di cavalcare l’asino la prossima volta che volerà per provare a guardare tutti dall’alto.
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ciò che non ammazza, ingrassa!
O.H. sempre nel cuore
NOI DI CHIAVENNA SIAMO VALCHIAVENNASCHI, NON VALTELLINESI!
Bia